Counter terrorism strategy

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La prevenzione del terrorismo è basata su ciò che può venire definita analisi paretiana, una profonda conoscenza degli strumenti cognitivi che risiedono alla base delle ideologie del fondamentalismo. Il fondamentalismo islamico ritrova le sue origini salafite nel tempo dei rashidun califfali, nel VII secolo d.c., e attraverso la dinastia abbaside, ibn Tayimyya, Mohammed ibn al Wahab, la dottrina della Al wala wal bara e la teorizzazione di Assan al Banna e Mohammed Qutb arriva fino alla formazione dottrinale di Osama bin Laden. Trascurare questi aspetti storici e antropologici è alla base del fallimento di qualsiasi strategia di counter terrorism attuale, perchè il messaggio escatologico jihadista ha avuto questo risalto transnazionale proprio perchè si basa su dogmi a noi incomprensibili ma di fortissima valenza esoterica. Le forze dell’ordine preposte a questo non possono più trascurare una formazione specifica sul nuovo paradigma del terrorismo di matrice islamica, e questo richiede anni di studio e formazione specifica. Oppure affidarsi a consulenti che possano sintetizzare in minimi termini ciò che deve essere alla base di una strategia di anti terrorismo nel XXI secolo. Perchè si possono eliminare i terroristi con le armi, dando spunto a nuovi martiri a prendere il loro posto. Ma il terrorismo jihadista ideologico si può contrastare solamente con una ideologia più forte. E questo può essere fatto esculsivamente muovendosi sul loro stesso terreno. Quello della conoscenza.

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